Vinicio BERTI
Artista | Vinicio BERTI |
Titolo | Costruzione multipla per l’avvenire AH |
Anno | 1986 |
Tecnica | Acrilico su tela. |
Firma | Verso |
Misure |
100 x 70 cm
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Certificato D’autenticità | Archivio |
Descrizione opera
Pubblicato sul catalogo generale, provenienza collezione privata.
“Nato a Firenze nel 1921. Vive e lavora a Firenze. Ha fatto studi tecnico industriali e artistici. Dopo un primo momento di esperienze varie, disegnative e pittoriche, dal 1942 inizia, con opere di carattere realista-espressionista, la sua partecipazione al movimento di rinnovamento dell’Arte contemporanea italiana. Dal 1942 al 1945 Vinicio Berti esegue molti lavori e vari quadri con i quali, informa avanzata, esprime la realtà durante la guerra e dell’immediatp dopoguerra. All’inizio del 1945 con altri amici, dà vita al giornale “Torrente” nel quale si propone un’arte e una letteratura in funzione politica rivoluzionaria di diretta espressione della vita, fuori dagli schemi idealistici, comodo rifugio di tanta cultura di evasione.
Nel 1946 fonda con altri pittori e letterati, il movimento “Arte d’oggi” che per anni raggrupperà alcuni dei maggiori artisti italiani del momento. All’interno di “Arte d’oggi” Berti è tra i più attivi a reagire, da un lato alle imposizioni teoriche favorevoli ad un’arte realistapopulista antiproletaria, dall’altro lato alle rielaborazioni forzose del formalismo intimista piccolo-borghese, opponendosi prima, nel 1946, provvisoriamente con opere neo-cubiste neo-futuriste, poi iniziando decisamente nel 1947 a dipingere astratto.
All’inizio sono opere classificabili in ambito di generale rinnovamento astratto-concretista europea, poi, dalla seconda metà del 1947, Berti riesce, con quadri come “composizione verticale” e “simbolo”, a dare l’iniziale impostazione di una pittura già fuori dal limite pioneristico del primo astrattismo, del suprematismo, del costruttivismo come del concretismo. Pittura di NUOVA CLASSICITA’ che, per nuova dimensione contenutistica e formale, si trova in opposizione decisa alla vecchia classicità ancora componente di fondo malgrado a volte mascherature avanguardistiche, di tanta arte contemporanea figurativa o non figurativa.