Cenni biografici
ROB SCHOLTE, nato nel 1958 ad Amsterdam, è considerato il “Re del diritto d’autore”, tra i maggiori artisti contemporanei olandesi. Ha studiato alla Minerva Academy di Groningen (1975) e alla Free Academy di L’Aia (1976) prima di scegliere l’audiovisivo alla Gerrit Rietveld Academy di Amsterdam (1977-1981).
I suoi dipinti hanno come base le immagini di belle arti, pubblicitarie e della vita di tutti i giorni. L’originalità e i diritti d’autore a quanto pare non significano nulla per lui. Non si vergogna a prendere immagini esistenti e ad appropriarsene con abili aggiunte, alterazioni e cambiamenti di contesto, creando connessioni improbabili e destreggiandosi con i significati.
“L’opera d’arte più riprodotta è [quindi] la più importante”, disse durante un’intervista.
Nel 1986 fece scalpore l’opera Utopia, una cartolina copiata che suscitò accuse di flagrante plagio. Il lavoro di Scholte era incentrato sull’Olympia di Manet, sostituì il nudo disteso e la sua serva nera con pupazzi di legno. Quell’idea non era nuova, ma era stata presa da un lavoro raffigurato su una cartolina poco conosciuta, a causa di questo, venne aspramente accusato da un critico d’arte. Scholte ha replicato all’accusa con un’imponente tela raffigurante l’articolo di giornale in questione.
Scholte divenne presto uno degli artisti più influenti nei Paesi Bassi, attirando una pubblicità costante. La sua carriera di artista è decollata come un razzo, sia in patria che all’estero, e ha collaborato con altri artisti di altri paesi come Georg Dokoupil e Peter Schuyff.
Nel 1991 Scholte venne incaricato per la realizzazione di un’opera monumentale dell’Huis Ten Bosch Resort a Nagasaki, in Giappone. Il murale di 1200 metri quadrati, ha richiesto anni a Scholte e al suo grande team di assistenti. Intitolato Après nous le déluge, fa riferimento alla ripetizione costante della guerra come impietoso motore della storia mondiale. Durante quel periodo, nel 1994, Scholte sopravvisse a un attentato, che gli causò la perdita di entrambe le gambe. Tuttavia il capolavoro di Nagasaki è stato completato in tempo. È stato inaugurato il 9 agosto 1995 per commemorare il cinquantesimo anniversario dell’attacco nucleare a Nagasaki.
Principali esposizioni
Rob Scholte è attualmente protagonista di oltre 250 esposizioni nel mondo.
La prima mostra ad averlo visto protagonsta, è stata l’inaugurazione del W139 nel 1982, spazio gestito da artisti di Amsterdam.
Nel 1984, alla galleria The Living Room si tiene la sua prima mostra personale, dove propose opere meticolosamente dipinte, in totale contrasto e disaccordo con la tendenza prevalente dell’epoca.
Ha partecipato alla Biennale di San Paolo nel 1983, nel 1987 ha esposto a Documenta di Kassel.
Nel 1988 ha esposto ad “Aperto” evento collaterale della Biennale di Venezia e nel 1990 è stato invitato nuovamente ed ha rappresentato l’Olanda, nel padiglione nazionale.
Tra le altri importanti esposizioni è importante mensionare le mostre al Museum of Contemporary Art, Tokyo (1989); Stedelijk Museum , Amsterdam (1990); Fondation Nationale des Arts, Parigi (1991); Kunsthaus Hamburg (1991); Museum Van Bommel-Van Dam, Venlo (1992); Sprengel Museum , Hannover (1994); Paleis Huis ten Bosch , Nagasaki (1995); Groninger Museum (2002); Galerie Witteveen Amsterdam (2004, 2005, 2006); Ludwig Forum für Internationale Kunst, Aachen (2005); National Arts Club, New York (2006); Museum de Fundatie / Paleis aan de Blijmarkt, Zwolle.
Nel 1995 partecipa alla 46° Biennale di Venezia.
Dopo le vaste rassegne proposte a Firenze in Palazzo Medici Riccardi nella primavera 1996 e al Museum Bochum in Germania nell’autunno seguente, nel 1997 espone al Tel Aviv Museum of Art e, presentando Gli Adami di Adami, al Refettorio delle Stelline a Milano.
Nel 1998 il Museo Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires ospita una sua ampia retrospettiva.
Collezioni museali
OLANDA
– Stedelijk Museum Amsterdam,Amsterdam
– Museum Boijmans van Beuningen, Rotterdam
– Bonnefantenmuseum, Maastricht
– Museum de Fundatie, Zwolle
– Centraal Museum, Utrecht
– Stedelijk Museum ’s-Hertogenbosch, ‘s-Hertogenbosch
– Fries Museum, Leeuwarden
– Rijksmuseum Twenthe – Museum voor oude en moderne kunst, Enschede
– Stadsgalerij Heerlen, Heerlen
– Museum Prinsenhof, Delft
– Museum van Bommel van Dam, Venlo
– Museum Jan van der Togt, Amstelveen
– Museums Vledder, Vledder
– Chabot Museum, Rotterdam
GERMANIA
– Museum Ludwig, Colonia
– Städel Museum, Städelsches Kunstinstitut, Francoforte sul Meno
– Neues Museum Weimar, Weimar
FINLANDIA
– Kiasma – Museum of Contemporary Art, Helsinki
SPAGNA
– Centro Atlántico de Arte Moderno (CAAM), Las Palmas de Gran Canaria
FRANCIA
– Musée d’Art Contemporain Lyon, Lione
STATI UNITI
– Williams College Museum of Art, Williamstown
DANIMARCA
– Museet for Samtidskunst / Museum of Contemporary Art, Roskilde
– HEART – Herning Museum of Contemporary Art, Herning
CANADA
– Art Gallery of Nova Scotia, Halifax
– Simon Fraser University Art Gallery, Burnaby
GIAPPONE
– Huis Ten Bosch Palace, Nagasaki
fonte: 091artproject.it