Cenni biografici

GIULIO TURCATO dopo aver vissuto in diverse città italiane, nel 1943 si stabilisce a Roma dove espone alla Galleria Lo Zodiaco e prende parte alla IV Quadriennale. È dapprima partigiano e poi membro del partito comunista italiano dal 1945 al 1956. Nel corso della sua attività di artista, Giulio Turcato ha creato opere adottando sempre nuove soluzioni, ha sperimentato materiali insoliti quali sabbie, gommepiume, vernici fluorescenti e supporti cangianti. Notevole il suo contributo ai movimenti d’arte astratta del dopoguerra. Nel 1945 è tra i fondatori dell’Art Club e nel 1947 del gruppo Forma 1: partecipa, sempre nel 1947, al Fronte nuovo delle arti e nel 1950 fa parte del gruppo degli Otto. Nel 1948 espone alla mostra “Arte astratta in Italia”. L’anno successivo è nella delegazione italiana per il congresso della pace a Varsavia; dopo questo viaggio nascono le sue “Rovine di Varsavia” punto fondamentale, insieme ai “Comizi”, di poco successivi, della sua poetica. Nel 1958 ha la sua prima sala personale alla Biennale di Venezia, presentato da Palma Bucarelli. Nel 1959 espone alla seconda edizione di Documenta. È premiato alla Quadriennale del 1965 e l’anno dopo espone le prime gommepiume alla Biennale di Venezia. Negli anni Settanta e Ottanta si intensifica l’attività espositiva, vengono organizzate alcune importanti mostre antologiche: a Spoleto nel 1973, al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1974, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna nel 1986, e recentemente, nel 2008, al Museo d’Arte Moderna di Pescara.

E’ considerato uno dei maggiori pittori astratti del Novecento, sia a livello italiano che internazionale. A dimostrarlo in primis le sue numerose partecipazioni alla Biennale di Venezia, una delle più importanti esposizioni inerenti all’arte contemporanea: le sue opere sono presenti nel capoluogo veneto nel 1942, 1954, 1956, 1958 (Sala personale e vincitore del Premio Nazionale), 1966 (Sala personale), 1968, 1972 (Sala personale), 1982, 1986, 1988, 1993 e ancora un’ultima volta nel 1995, portando a 15 le sue partecipazioni alla rassegna veneziana.

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