Cenni biografici
GIANNI DOVA, nasce a Roma l’8 gennaio 1925 e nel 1939 si stabilisce con la famiglia a Milano.
Durante la guerra frequenta l’Accademia di Brera, con maestri quali Carpi, Carrà e Funi.
Con alcuni dei suoi compagni, in particolare con Roberto Crippa, instaura un rapporto di collaborazione e profonda amicizia.
Nel 1946, Dova firmò il Manifesto del realismo (Oltre Guernica) nel 1946, in quel breve periodo la sua pittura fu di stampo cubista. Questa sua ricerca, interessò galleristi e collezionisti. In quegli anni difatti, iniziò a Collaborare con Antonio Boschi e Carlo Cardazzo, proprietario della Galleria del Naviglio a Milano e del Cavallino a Venezia.
La sua ricerca interessa collezionisti e galleristi: sottoscrive, infatti, in questi anni un contratto con Antonio Boschi, importante mecenate dei giovani artisti milanesi, e con Carlo Cardazzo, anima e cervello delle Gallerie del Naviglio a Milano e del Cavallino a Venezia.
Nel 1947 fonda, con Brindisi e Kodra, il Gruppo di Linea, che segna una prima rottura con il neocubismo: nelle opere iniziano a comparire animali fantastici che risentono di un rinnovato clima surrealista.
Nel 1948 si avvicina al Movimento Spaziale di Lucio Fontana e sottoscrive il Secondo manifesto spaziale. Allo stesso tempo viene anche affiliato al neonato MAC Movimento Arte Concreta, di Dorfles e Ballocco: sono di questo periodo, infatti, opere più marcatamente astratto-geometriche, in virtù delle quali viene anche invitato a partecipare alla prima rassegna Arte astratta in Italia alla Galleria di Roma, organizzata per iniziativa del Gruppo Forma.
Nel 1954 si stabilisce a Parigi. La sua pittura, a contatto con Max Ernst e Wilfredo Lam, dopo un periodo di transizione, inizia ad alludere a una figurazione zoomorfa declinata in senso surrealista.
Nel 1956 si trasferisce ad Anversa, dove approfondisce ulteriormente la componente surrealista della sua pittura, anche grazie alla frequentazione con artisti quali Lam, Matta e Brauner. L’anno seguente torna a Parigi. La critica italiana e internazionale si interessa sempre più alla sua opera, tanto che viene organizzata un’importante mostra personale al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles.
Alla fine del 1958 torna a risiedere a Milano.
Negli anni 60, nelle sue opere lo spazio si espande, l’atmosfera si fa sempre più luminosa e i personaggi diventano più accoglienti e gioiosi: si avverte un rapporto più armonioso tra uomo e mondo.
Negli anni 70 inizia un periodo di produzione di tempere su carta che occuperà, accanto alla pittura, tutto il decennio.
Verso la fine degli anni ’70 il paesaggio diventa protagonista nelle opere e i colori diventano brillanti, diventando protagonisti, anche se le opere sono sempre popolate da creature che “fanno capolino”, ammiccano e ci guardano quasi nascondendosi.
Il 14 ottobre del 1991 Dova muore a Rigoli, presso Marina di Pisa.
Principali esposizioni
E’ nel 1948 che viene organizzata la sua prima personale Galleria del Naviglio di Milano.
Nel 1951 è invitato a partecipare all’importante mostra Arte astratta e concreta in Italia alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Del 1952 è invece la sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia. Ci tornerà nel 1962, quando gli fu assegnata una sala personale.
Nel 1955 partecipa per la prima volta sia al Salon de Mai sia a Phases a Parigi, esponendovi poi costantemente.
Nel 1959 espone alla Quadriennale di Roma e partecipa per la prima volta a Documenta a Kassel.
Viene invitato nel 1960 alla mostra Possibilità di relazione, curata da Enrico Crispolti, Roberto Sanesi e Emilio Tadini alla Galleria L’Attico di Roma.
Nel 1964 gli viene dedicata una sala personale nella mostra Pittura a Milano dal 1945 al 1964, allestita a Palazzo Reale.
Alla fine del 1971 Franco Russoli presenta una sua antologica a Palazzo Reale di Milano.
Nel 1991 viene organizzata un’importante mostra antologica in tre sedi, a Viareggio, Cesena e Mantova, a cura di Claudio Spadoni.
Collezioni museali
Le opere di Gianni Dova sono nelle collezioni di diverse istituzioni museali italiane ed estere, tra cui:
GRAN BRETAGNA
– Tate Britain, Londra
ITALIA
– Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, Roma
– MAGI ‘900 – Museo delle eccellenze artistiche e storiche, Pieve di Cento;
– MAGA museo d’arte moderna e contemporanea, Gallarate
– MAMbo – Museo d’Arte Moderna, Bologna
– Museo Civico, Foggia
– Museo del Novecento, Milano
SVIZZERA
– Museo Cantonale d’Arte, Lugano.
fonte: 091artproject.it