Cenni biografici
FRANCESCO MESSINA, nasce a Linguaglossa (Catania). Nel 1901 la famiglia raggiunge Genova con l’intenzione di imbarcarsi per l’America, ma rimarrà nella città ligure. Qui lo scultore vivrà un’infanzia poverissima, nella casa di Vico Fosse del Colle, nei pressi della casa natale di Paganini.Frequenta i primi tre anni della scuola elementare e inizia l’apprendistato nelle botteghe Rigacci e Callegari, dove si lavora il marmo. La sua vocazione alla manualità e all’espressione artistica, iniziata precocemente, trova qui un indirizzo e una prima educazione formale. In queste botteghe il futuro scultore rimarrà cinque anni. Frequenta i corsi di disegno tenuti dallo scultore Battista Tassara – al quale Messina dedicherà nel 1916 un medaglione di gesso – presso le scuole serali della Confederazione operaia .Lavora nello studio dello scultore genovese Giovanni Scanzi, artista attivo soprattutto nella statuaria cimiteriale. Messina in questi anni è affascinato dalla figura di Filippo Tommaso Marinetti e dall’ambiente futurista e organizza a Genova turbolente conferenze e spettacoli “artistici”Partecipa alla collettiva di artisti al fronte organizzata dal Ristorante Olimpia di Genova.E’ presente per la prima volta alla mostra annuale della Società Promotrice delle Belle Arti di Genova, dove esporrà quasi ininterrottamente fino al 1932. Messina ha distrutto molte opere di questo periodo perché insoddisfatto dei risultati. Diciottenne, viene chiamato alle armi.A Genova, stringe amicizia con poeti, scrittori, artisti e intellettuali come Camillo Sbarbaro, Adriano Grande, Eugenio Montale, Angelo Barile, i fratelli Baratono, Guglielmo Bianchi, Flavia Steno, Ceccardo Roccatagliata Ceccardi. Frequenta i corsi all’Accademia Linguistica di Belle Arti, che concluderà nel 1922.Con due Danzatrici, è presente alla I Biennale di Napoli. In queste opere, apprezzate da Margherita Sarfatti in un articolo sul “Popolo d’Italia”, si avvertono alcuni echi futuristi.Partecipa, con il bronzo Cristo morto, alla XII Biennale di Venezia dove sarà presente in tutte le edizioni fino al 1942 – dal 1928 come invitato, nel 1942 (anno in cui si aggiudicherà il Primo Premio) e nel 1956 con una sala personale. A Venezia conoscerà Carlo Carrà e Adolfo Wildt. Dal 1922 è anche la conoscenza con Bianca Fochessati Clerici, la sua Bianca. Vince, su designazione di Bistolfi, il concorso per il Cristo risorto al cimitero di Staglieno, che sarà inaugurato quattro anni dopo.Si aggiudica il concorso per il Monumento ai Caduti di San Vincenzo Alto a Genova, inaugurato due anni dopo. Presenta alla Promotrice di Genova l’Ofelia, rilievo che porta incisa una poesia di Adriano Grande, e realizza il monumento a Vincenzo Coda.Lavora con lo scultore Edoardo de Albertis al progetto per l’Arco di Trionfo in memoria dei caduti genovesi, ma il concorso sarà vinto da Piacentini. Montale dedica un articolo al progetto (al quale partecipano l’architetto Mazzoni e lo scultore Galletti) e alla figura di Messina.Partecipa alla III Biennale di Roma e, con il bassorilievo in ceramica La fiamma, all’Exposition des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi. Nella capitale francese, insieme a Galletti, approfondisce la conoscenza con l’opera di Rodin e Bourdelle.A Milano, alla Prima Mostra del Novecento Italiano alla quale è stato invitato, espone l’Autoritratto e conosce Artuto Martini.Personale organizzata dalla Società Promotrice di Genova e presentata da Adriano Grande. Intraprende visite di studio nei maggiori musei europei e compie alcuni viaggi all’estero, soprattutto a Parigi dove ritorna con Marino Marini. Qui incontra Zadkine e frequenta il gruppo degli artisti italiani residenti nella capitale francese.Partecipa alla XVI Biennale di Venezia con l’opera Amanti.
Prima importante personale milanese, presentata da Carlo Carrà, alla Galleria Milano. Partecipa con il Ritratto del pittore Achille Funi alla Seconda Mostra del Novecento Italiano organizzata a Milano. Sempre con Novecento, espone a Nizza, Ginevra e Parigi. Partecipa inoltre all’Esposizione Internazionale di Barcellona.In seguito al grande successo ottenuto alla XVII Biennale, la Galleria d’Arte Moderna di Torino acquista il Pugilatore, il Kunsthistorische Museum di Vienna il Ritratto del pittore Piero Marussig e la Galleria d’Arte Moderna di Roma il Ritratto di un poeta. In questi anni, le sue opere sono presenti nelle più importanti mostre collettive d’arte italiana all’estero.Viene nominato accademico di merito all’Accademia Linguistica di Belle Arti di Genova. Realizza la Tomba Cenni a Staglieno. Sono questi gli anni in cui esegue, a seguito delle vacanze estive trascorse a Sestri Levane, molti ritratti di pescatorelli, giovani nuotatori ed adolescenti, ambasciatori di un’umanità frenetica e giocosa, sempre in movimento, o un’umanità tipicamente popolare come la venditrice di pesce.Si trasferisce a Milano, città che già frequentava da qualche anno per le iniziative culturali e le fonderie. Qui incontra esponenti del mondo della cultura, artisti e poeti come Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto, Sergio Solmi, Margherita Sarfatti e altri, conosciuti precedentemente ma che nel capoluogo lombardo rinsalderanno il loro legame di reciproca amicizia.Messina ottiene per concorso nazionale la cattedra di scultura dell’Accademia di Brera, cattedra appartenuta a Wildt, e vince il concorso per il monumento a Cristoforo Colombo bandito dalla città di Chiavari.Ventuno sculture ospitate in una sala personale, a lui dedicata dalla II Quadriennale di Roma. Qui Messina presenta molte opere ispirate all’umanità incontrata d’estate lungo le spiagge di Sestri Levante.Viene nominato direttore dell’Accademia di Brera, carica mantenuta fino al 1944. Esegue, su invito di Giovanni Agnelli, la statua di Sant’Edoardo per la chiesa di Sestrière.Per la città di Pavia esegue il monumento equestre detto del Regisole. Due anni dopo, sempre per la città di Pavia, realizza il monumento della Minerva armata.Mostra personale a Roma presentata da Giorgio de Chirico e a Torino con la presentazione di Salvatore Quasimodo. Per l’Ospedale Maggiore di Niguarda a Milano realizza il gruppo monumentale San Carlo reca il perdono ai deputati ospitalieri.E’ presente alla mostra collettiva Corrente di vita giovanile allestita a Palazzo della Permanente di Milano. Esegue la statua di Santa Rosa da Viterbo e una statua del re per il padiglione italiano all’Esposizione internazionale di New York.Monumento a Costanzo Ciano a La Spezia.Si aggiudica il Gran Premio per la Scultura alla XXIII Biennale di Venezia.E’ nominato Accademico d’Italia.Dopo gli anni bui della guerra, trascorsi a Dolo nella Valle del Brenta, rientra a Milano e realizza il Ritratto di Lucio Fontana.Grande esposizione di scultura e grafica alla Galleria Muller di Buenos Aires, dove Messina ottiene uno strepitoso successo di critica e pubblico. E, dopo un periodo di isolamento e ostracismo, riottiene la cattedra di scultura all’Accademia di Brera.Opere di Messina, insieme a quelle di Arp, Brancusi, Epstein, Giacometti, Laurens, Marino Marini, Moore e Picasso, vengono esposte nella collettiva Third Sculpture International di Philadelphia.
Sono anni di intensa attività per lo scultore che, oltre a numerose mostre personali, realizza opere e gruppi scultorei per il Cimitero Monumentale di Milano, per la chiesa romana di Sant’Eugenio e la Cittadella di Assisi. In questi stessi anni realizza al cimitero Père Lachaise di Parigi una Pietà per la tomba dell’editore Cino del Duca.Esegue la statua di San Filippo Neri per la chiesa di Sant’Eugenio a Roma.Riceve il Premio Ines Fila per la scultura.Partecipa con una personale di 51 opere alla XXVIII Biennale di Venezia.Viene collocato sul lungomare di Sestri Levante il monumento a Cataina (Caterina Bixio), venditrice di pesce di Sestri.Busto di Giacomo Puccini per il Teatro alla Scala di Milano.E’ presente alla VIII Quadriennale di Roma.Viene collocato sugli spalti di Castel Sant’Angelo il grande monumento dedicato a Santa Caterina da Siena.Esegue il monumento a Pio XII per la Basilica di San Pietro e il busto di Pietro Mascagni per il Teatro alla Scala. Riceve a Firenze il Premio Michelangelo alla scultura. Nel 1965 espone alla IX Quadriennale di Roma e partecipa alla mostra itinerante del bronzetto italiano – organizzata dalla Quadriennale – che in dieci anni toccherà diciotto paesi del mondo.E’ l’anno del grande Cavallo morente per il palazzo RAI di Roma.Realizza il monumento a Pio XI per il Duomo di Milano, la poderosa Via Crucis e la grande Madonna con bambino in marmo di Carrara per San Giovanni Rotondo sul Gargano.Alla Galleria Vaticana, voluta da Paolo VI, gli viene dedicata la Sala Borgia dove sono esposte permanentemente venti opere di carattere sacro. Nello stesso anno, fortemente influenzato dalla tragedia del conflitto arabo-israeliano, esegue sette drammatici bassorilievi su Gli orrori della guerra.
Il Comune di Milano gli concede l’antica chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio, che Messina ristruttura facendone la sede del suo Museo-Studio: oggi Museo Civico Francesco Messina con oltre cento opere esposte.E’ nominato, in maggio, cittadino onorario di Milano.Grande antologica alla Villa Malpensata di Lugano, con presentazione in catalogo dello scrittore Piero Chiara.Quattro sale del Museo Civico di Lugano vengono destinate alle opere di Francesco Messina. Nell’estate 1978, quaranta opere vengono esposte al Museo Puskin di Mosca e all’Ermitage di San Pietroburgo, opere queste rimaste in Russia e suddivise tra i due musei. L’anno successivo, grande esposizione al Bayerische Staatsgemaldesammlungen di Monaco di Baviera. Lo scultore modella la Resurrezione di Cristo, ultima tappa della Via Crucis di San Giovanni Rotondo.Mostra in Friuli articolata in due città: a Sacile, con oltre cinquanta sculture nel cinquecentesco Palazzo Flangini- Bilia, e a Pordenone, dove i disegni sono esposti nella ex chiesa trecentesca di San Francesco e nel Museo Civico.Viene inaugurata la Sala Francesco Messina al Bayerische Staatsgemaldesammlungen.Antologica alla Maison de l’UNESCO di Parigi. Il 10 agosto si spegne la moglie Bianca, l’amore di una vita. Una mostra di scultura e una di grafica a Vienna, al Theseus Tempel (Kunsthoistorische Museum) e alla Graphische Sammlung Albertina.Alla mostra Representation Abroad, all’Hirshhhorn Museum di Washington, Messina è presente con dieci opere. Di questo stesso anno è la mostra antologica organizzata al Casinò Municipale di Sanremo.Quaranta sue sculture sono esposte alla Universe Gallery di Tokyo e, successivamente, al Museo di Hakone. Nel 1987, palazzo Ricci di Macerata ospita una antologica voluta e sponsorizzata dalla Cassa di Risparmio di Macerata per celebrare il 150° anniversario della morte di Giacomo Leopardi.Riceve, nella sede del consolato dell’Unione Sovietica a Milano, il diploma di accademico honoris causa dell’Accademia di Belle Arti dell’URSS. A Saint-Vincent si inaugura la mostra antologica Francesco Messina. Omaggio al maestro.Al Museo Nazionale del Bargello di Firenze si inaugura la mostra della donazione di Messina al Museo: bronzi, terrecotte, argenti (tra cui alcuni esemplari unici) e una quarantina di disegni scelti tra quelli donati dall’artista agli Uffizi.Mostra antologica al Duomo di Salò presentata da Vittorio Sgarbi. Altre mostre antologiche a Brescia e a Sarzana, nella Fortezza di Sarzanello. All’Ettore Majorana Centre di Erice, una mostra con venti sculture e venti pastelli. Le opere di Messina sono presenti nelle più importanti collezioni e nei maggiori musei del mondo. Altra mostra antologica a Palazzo San Vitale di Parma. Il Comune di Torino e la Società Promotrice di Belle Arti organizzano l’esposizione celebrativa per i novant’anni dell’artista, curata da Nicola Loi e Paola Messina.Mostra inaugurale al Palazzo Ducale di Genova, dedicata a Cristoforo Colombo dove Messina espone il bozzetto per il monumento del ’34 e il ritratto del grande navigatore.Inaugurazione della mostra Dio nell’uomo. Omaggio a Francesco Messina allestita nel braccio di Carlo Magno in Piazza San Pietro. Una mostra di grandi opere, curata d Federico Zeri, viene presentata al Centre Saint-Benin di Aosta.Conferimento del Premio allo scultore da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.Il 13 settembre Francesco Messina si spegne nella sua casa a Milano. La Presidenza della Repubblica gli conferisce il Premio alla Cultura.Presso l’Istituto Vittorio Emanuele II di Genova, si organizza la mostra Il poeta e lo scultore con opere di Messina e scritti di Montale dedicati a Bianca e Francesco. A Milano, nella Biblioteca di via Senato, un’esposizione sulle opere e i libri dello scultore. Nel restaurato Castello Ursino di Catania viene allestita una mostra antologica e alcune grandi opere sono suggestivamente collocate nella piazza Federico di Svevia, di fronte al Castello. Per l’occasione viene pubblicato il catalogo Francesco Messina. Le grandi sculture della maturità curato da N. Loi e L. Zichichi.Nel centenario della nascita di Messina, viene allestita nel Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro a Roma la grande retrospettiva Francesco Messina, 100 anni: sculture e disegni (1924-1993) a cura di N. Loi, P.Toubert e L. Zichichi.Quattro delle sculture presenti alla mostra per il centenario della nascita vengono esposte nel cortile di Palazzo Montecitorio. La città di Asiago inaugura il Museo con una mostra di Francesco Messina.Gli viene assegnato il Premio “La Rana d’Oro” alla memoria e per l’occasione viene allestita la mostra Francesco Messina. Omaggio a Bianca nel Cascinale dei Nobili a Casalbeltrame, in provincia di Novara. Retrospettiva antologica Francesco Messina. Scultura, disegni e poesie 1916-1993 organizzata nella sede della Stazione Marittima e a Palazzo Ducale di Genova.Una selezione di opere di Messina sono esposte a Castel Sant’Angelo, Roma.Al Centro Materima di Casalbeltrame, si svolge la prima edizione del “Premio Internazionale Giovane Scultura” intitolato a Francesco Messina. Curato dalla Fondazione Messina e realizzato dallo Studio Copernico di Milano, in questa prima edizione del premio – che ha cadenza biennale e ogni volta vengono invitati artisti di un paese diverso – partecipano giovani scultori italiani e francesi.
MOSTRE PERSONALI
1929
Milano, Galleria di Milano,
Francesco Messina scultore
1933
Milano, Galleria di Milano,
Mostra personale dello scultore Francesco Messina
Torino, Galleria Il Faro,
Mostra personale dello scultore Francesco Messina
1938
Milano, Galleria Barbaroux,
Francesco Messina
Roma, Galleria della Cometa,
Francesco Messina
Torino, Galleria Martina,
Francesco Messina
1942
Genova, Galleria Genova,
Francesco Messina
Milano, Galleria Barbaroux
1947
Milano, Galleria Barbaroux,
Francesco Messina
1949
Genova, Galleria Ranzini
1976
Lugano, Villa Malpensata,
Messina a Lugano
1981
Sacile, Palazzo Flangini-Bilia,
Francesco Messina. Scultore 1940-1980
Pordenone, Museo Civico e Chiesa di San Francesco,
Francesco Messina. Disegni e pastelli inediti 1940-1980
Lugano, Museo Civico delle Belle Arti, Villa Ciani
La donazione Francesco Messina
1983
Parigi, Maison de l’UNESCO,
Francesco Messina. Sculpteures 1929-1982
1984
Vienna, Albertina e Theseus Tempel in Volksgarten
Francesco Messina in Wien
1985
Sanremo, Casino Municipale,
Francesco Messina. Opere 1932-1984
1987
Macerata, Palazzo Ricci,
Francesco Messina. Mostra antologica
1989
Firenze, Museo Nazionale del Bargello,
Francesco Messina
1990
Brescia, Associazione Artisti Bresciani,
Francesco Messina
Salò
Francesco Messina
Sarzana, Fortezza di Sarzanello,
Francesco Messina
1991
Parma, Palazzo San Vitale,
Francesco Messina
Torino, Parco del Valentino
Francesco Messina. Mostra celebrativa per i 90 anni
1993
Aosta, Centre Saint-Benin
Francesco Messina. Una visione sfolgorante
Milano,
Francesco Messina. Sculture recenti e inedite
Città del Vaticano,
Omaggio a Francesco Messina. Dio nell’Uomo
1994
San Marino,
Francesco Messina. Nudi femminili
1996
Genova, ICT “Vittorio Emanuele II”,
Il poeta e lo scultore. Eugenio Montale e gli amici Bianca e Francesco Messina a Genova negli anni Venti
1997
Pietrasanta, Centro Culturale Luigi Russo,
Omaggio a Francesco Messina
1998
Forlì,
Francesco Messina
1999
Bologna, Sede Locat,
Francesco Messina. Disegni e sculture (1929 – 1992)
Catania, Castello Ursino,
Francesco Messina. Le grandi sculture della maturità
Milano, Sede Locat,
Francesco Messina. Opere scelte (1934-1991)
Milano, Biblioteca di via del Senato
Francesco Messina. Le opere e i libri
1999-2000
Giulianova,
Francesco Messina. La scultura come accesso alle origini e attraversamento del tempo. Opere dal 1928 al 1994
2000
Roma, San Salvatore in Lauro,
Francesco Messina, 100 anni: sculture e disegni (1924-1993)
Urbino, Palazzo Ducale,
Francesco Messina. La scultura come accesso alle origni e attraversamento del tempo. Opere dal 1928 al 1994
2001
Asiago, Museo Le Carceri,
Francesco Messina
2002
Casalbeltrame, Cascinale dei Nobili,
Francesco Messina. Omaggio a Bianca
Arpino, Castello Ladislao, Fondazione “Umberto Mastroianni”,
Francesco Messina. La scultura come accesso alle origini e attraversamento del tempo. Opere dal 1928 al 1994
2003
Carrara, Chiesa del Suffragio,
Francesco Messina. La scultura come accesso alle origini e attraversamento del tempo. Opere dal 1928 al 1994